Home » Terapie » F.R. Release

F.R. Release

F.R. Release - Gianluca Garreffa

Functional Range Release™ è un avanzato sistema di trattamento dei tessuti molli, che si basa sui principi del rilascio miofasciale, ma con molteplici miglioramenti.

Il sistema di trattamento, in combinazione con Functional Anatomic Palpation Systems™,
metodica di palpazione manuale approfondita ed analitica, si concentra sulla
localizzazione, valutazione e trattamento sistematico delle aderenze dei tessuti molli, delle
aree di fibrosi cicatriziale che si sviluppano a seguito di infortuni, sovraccarichi e
microtraumi ripetuti.
In aggiunta si procede contestualmente a far incrementare e mantenere in modo
permanente, per il paziente, un adeguato range funzionale di movimento, utilizzando la
tecnica PROGRESSIVE ANGULAR ISOMETRIC LOADING™
Perché Funtional Range Release ™ è stato sviluppato, in cosa differisce?
L’idea alla base del Functional Range Release™ nasce dal sistema di allenamento fisico
sviluppato dal Dr. Andreo Spina (Chinesiologo e Chiropratico Canadese Specialista nello
Sport), Functional Range Conditioning™.
Atleta di arti marziali e devoto praticante dello stretching, il Dr. Spina ha creato, partendo
da principi scientifici, questo sistema di training che permette di raggiungere un’incredibile
flessibilità, insieme ad una “forza flessibile”.
La premessa di base del sistema di condizionamento è che il tessuto responsabile della
limitazione del range di movimento di un soggetto, non è il muscolo come comunemente
si crede.
Piuttosto, il movimento è limitato a causa del controllo del sistema nervoso di quel
muscolo. I meccanismi del sistema nervoso centrale che controllano la
lunghezza muscolare contengono una 'soglia di stiramento' che, se superata, fa scattare
un riflesso da stiramento che causa la contrazione del muscolo. Questa soglia è
fissata molto al di là di quanto necessario per evitare lesioni.
Pertanto, mentre il potenziale per ulteriore movimento esiste, il sistema nervoso
centrale non permetterà che questo movimento si verifichi.
Così, questo range di movimento “sicuro” non è determinato dalla flessibilità/estensibilità
reale del tessuto muscolare in sé, ma è
piuttosto la 'decisione' del sistema nervoso centrale.
L’obiettivo del sistema di condizionamento è di aumentare la “soglia di stiramento”,
migliorando contemporaneamente il range di movimento contestualmente alla possibilità di
sviluppare forza nello stesso, producendo un “incremento del range funzionale”
È noto che successivamente ad un infortunio, vi sia una risposta programmata nel sistema
nervoso centrale che porta alla contrazione dei muscoli nella zona di lesione che va ad
agire come un sistema di difesa per la prevenzione di ulteriori lesioni.
Insieme a questo aumento della tensione muscolare, il tessuto connettivo che circonda le
fibre muscolari (endomisio, perimisio, epimisio, così come la fascia tra i tessuti molli nella
zona) avendo capacità contrattile in periodi di tempo molto brevi, si retrae.
Il risultato finale di questa contrazione porta alla formazione di retrazioni - tessuto
cicatriziale - fibrosi.
La fibrosi, avendo un elevato coefficiente di attrito porta all’irritazione dei tessuti circostanti
con attivazione dei recettori del dolore.
Questo tessuto ha la capacità di ridurre i movimenti, creando aderenze tra diverse
strutture tissutali, producendo schemi biomeccanici compensati ed alterati, movimenti
inadeguati e disfunzioni.
Considerando il processo di cui sopra, l'obiettivo dell’applicazione delle varie terapie rivolte
ai tessuti molli, non dovrebbe essere il 'muscolo' come comunemente si crede,
bensì il tessuto connettivo circostante e la Fascia (tessuto connettivo denso ed irregolare)
Un muscolo, dopo tutto, è semplicemente costituito da proteine contrattili innervate da
tessuto nervoso, circondate e racchiuse da Fascia e tessuto connettivo.
In realtà, la Fascia circonda e connette ogni muscolo, anche la più piccola miofibrilla e
ogni singolo organo formando una rete di continuità in tutto il corpo.
Questo concetto è ormai stato approfondito da numerosi studi scientifici presenti in
letteratura, riguardo la terapia manuale.
La Fascia non risponde allo stesso modo di un tessuto contrattile, occorre quindi
modificare l’approccio al trattamento di questo tessuto per ottenere risultati più favorevoli.
Queste integrazioni costituiscono la base del Funtional Range Release™
Utilizzando le conoscenze più aggiornate presenti in letteratura riguardo alla risposta di
questo tessuto a carichi e forze (Tixotropia, Piezoelettricità), il focus primario è liberare la
tensione evidenziata alla palpazione sia all’interno dei tessuti che tra i piani fasciali che
possono contribuire alla alterata biomeccanica e/o all’insorgenza-mantenimento del
dolore, attraverso la messa in tensione del tessuto abbinata ad un adeguato stimolo
manuale.
Attraverso l’utilizzo del PROGRESSIVE ANGULAR ISOMETRIC LOADING™ (PAILS™),
durante il Functional Range Release™, il terapista può incrementare la soglia di flessibilità
del tessuto favorendo il rilascio di ulteriori fibrosi e retrazioni presenti nei tessuti. Inoltre,
grazie alla componente isometrica del PAILS™, si da inizio al processo di riabilitazione,
lavorando sull’attivazione muscolare e sulla resistenza nei diversi angoli di movimento,
favorendo un ampliamento del range di movimento ‘funzionale’ del paziente.
Gianluca Garreffa

Gianluca Garreffa